Tipologie di Gin

RGB base

Partendo dal presupposto che il Gin non ha dei disciplinari rigidi come ad esempio il mondo del vino, a dir la verità non ha proprio dei disciplinari ma poche restrizioni, pertanto una bevanda alcolica per essere chiamata Gin dev’essere un distillato ( principalmente di cereali ) aromatizzato al ginepro. Da qui andiamo a vedere quali sono le differenze che ne caratterizzano il gusto o che ne fanno una vera e propria eccellenza.

Gin o Compound Gin: È il famigerato gin della vasca da bagno (bathtub gin), che abbiamo avuto modo di leggere nella pagina “La Storia di Mr.Juniperus” . È ottenuto aromatizzando per infusione a freddo una base alcolica già distillata, anche da terzi, assemblando un composto di botaniche tra cui il ginepro. Le singole spezie sia naturali che non, vengono immerse nell’alcool e mescolate fra loro. ( In questa tecnica non vi è nessun processo di distillazione. ) Anche se solitamente è il metodo più utilizzato per produrre gin di scarsa qualità, questa tecnica viene utilizzata anche per produrre Gin da un profilo alto in grado di catturare l’attenzione di tanti appassionati.

Gin Distillato: È il Gin ottenuto dalla distillazione di alcool al 96% ricavato dai cereali in presenza di ginepro tramite l’utilizzo di alambicchi tradizionali o in corrente di vapore (carter head a cestelli). C’è la libertà di poter aggiungere botaniche, agenti aromatizzanti e coloranti anche dopo la distillazione, il prodotto finito deve avere una graduazione alcolica minima di 37,5%. Al di là di queste pochissime limitazioni,  il mastro distillatore può darci del gas a tavoletta per sbizzarrire il proprio estro!!

London Dry Gin: A differenza del classico gin distillato il London Dry ha un “disciplinare” più rigido. Il distillato ottenuto non può avere una concentrazione alcolica superiore al 70% e il tasso di metanolo non deve superare  i 5 grammi a ettolitro. Le botaniche, con prevalenza di ginepro, devono essere distillate tutte insieme in un unica “infornata” ( one-shot ) e non possono essere distillate separatamente e poi miscelate. Non si possono aggiungere in seguito altre botaniche, aromatizzanti artificiali e coloranti. il prodotto finito deve avere una graduazione alcolica minima di 37,5%  solitamente massima di 57%. Per la diluizione si può usare solo acqua o alcol puro. ( N.B. London Dry è una tecnica di produzione e può essere utilizzata in tutto il mondo, non significa che il gin sia stato prodotto a Londra.)

Old Tom:  Fu il primo tentativo di migliorare le scarse qualità tecniche del gin nei primi del 1800. La tecnica consisteva nel aggiungere zucchero e botaniche selezionate per cercare di ammorbidirlo. Oggi è consentito aggiungere edulcoranti anche dopo la distillazione!

Sloe Gin: È ottenuto partendo da un classico London Dry a cui viene aggiunta una discreta quantità di prugne selvatiche, e zucchero raggiungendo così un intenso colore rosso rubino. Usato molto in Inghilterra dove le prugne selvatiche vengono su dai fossi può avere una gradazione alcolica minima di 25%. ( Unione europea)

Cask Gin: È il termine che si usa per definire un gin che è stato affinato in botte di legno. solitamente per qualche mese, al massimo un anno.

Plymouth, Mahon Xoriguer e Vilnius: Sono gli unici “tre” Gin al mondo che possono vantare la denominazione IGT ( Indicazione Geografica Territoriale). Ho virgolettato il “tre” Perchè Plymouth ha rinunciato alla certificazione nel 2016 per non dover diffondere dati di produzione definiti sensibili dall’azienda, ma si meritava comunque di essere ricordato in questa categoria.

Stili

Contemporary Style Gin: Sono Gin del nuovo mondo che utilizzano botaniche unconventional, uscendo dalle classiche piante aromatiche utilizzate per i gin. Si può affermare che sia un stile modaiolo che punta alla ricerca di profumi audaci tal volta esagerando facendo passare il ginepro in secondo piano. Può essere una scelta apprezzata come no, fa parte del gioco, ma ricordiamoci, nessuno può mettere Ginny in un angolo.

Traditional Style Gin: È un gin classico, che non utilizza tante botaniche uscendo dagli schemi,  il profumo di ginepro è spesso preponderante, o in alcuni casi alla pari delle altre botaniche. Il gin che riporta con se la Tradizione con la T maiuscola.

Le Botaniche

Non esiste una legge che impone di usare delle botaniche piuttosto di altre anzi, come abbiamo già detto l’unica botanica che deve essere presente per legge dentro il Gin per essere chiamato tale è il ginepro. Tuttavia a ci sono delle botaniche oltre al ginepro che ritroviamo nella maggior parte dei Gin e sono:

Coriandolo, Angelica, Cassia, Radice di Iris, Scorza d’Arancia e Scorza di Limone

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