La Distillazione

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Si avvisano i gentili lettori che a breve ci saranno sei righe di spiegazioni tecnico scientifiche, anche se sono facilmente comprensibili per chi non se la sentisse di affrontare tutta questa serietà ( comprendo e condivido ) può riprendere direttamente dall’ *

La distillazione è la tecnica utilizzata per separare due o più sostanze presenti in una miscela, sfruttando la differenza dei punti di ebollizione.

Per ottenere il composto da distillare, vengono fatti fermentare i cereali, nel caso del Gin si usano principalmente frumento e orzo. In questo processo accade che gli amidi vengono trasformati in zucchero e con l’aggiunta di lieviti selezionati si sviluppano l’alcool e l’anidride carbonica arrivando a creare il mosto.

* Una volta versato il mosto all’interno dell’alambicco viene fatto bollire, l’alcool che evapora ad una temperatura di 78 gradi, sale lungo le pareti del nostro “pentolone” per tornare poi in forma liquido grazie ad una serpentina di raffreddamento. Questo passaggio viene ripetuto più volte in modo da permettere l’eliminazione di “testa” e “coda” che contengono sostanze nocive.

Se fossimo qui a parlare di vodka avremmo praticamente già finito ma siccome il nostro argomento è il Gin abbiamo bisogno di un ulteriore passaggio, quello che caratterizza l’anima di questa acquavite, un passaggio nel quale il mastro distillatore può fare la differenza come un pilota di un auto da corsa guiderà le sue botaniche fino al traguardo.

A questo punto si procede facendo una seconda distillazione utilizzando L’alcool appena ottenuto con l’aggiunta delle botaniche tra cui ovviamente il ginepro e il prodotto che ne uscirà sarà il nostro caro Gin che una volta filtrato e diluito sarà pronto per essere imbottigliato.*

( *N.B. Ci sono diverse tecniche sull’utilizzo delle botaniche in questa fase, possono essere distillate direttamente, lasciate a macerare o sospese in un cestello facendole entrare a contatto solo con il vapore, e a seconda della scelta che si farà il risultato finale sarà differente .)

L’ALAN|BICCO (Secondo me)

Alan e Bicco erano amici per la pelle, Alan era un rinomato professore di chimica mentre Bicco era il figlio più piccolo di una famiglia di fabbri. Entrambi appassionati di corse clandestine di galli zoppi decisero un giorno di trovare un metodo per distillare l’alcool dai cereali per poterlo vendere durante le corse perchè si erano accorti che quei ragazzi avevano sempre una gran arsura. Dopo una giornata intensa di studio senza neanche alzarsi per dar da mangiare al gatto, Alan buttò giù uno schema tecnico molto chiaro e grazie alle abilità dell’amico fabbro riuscirono a creare un attrezzo al quanto brutto ma in grado di distillare un alcool incredibile. Pubblicizzato alle corse clandestine prima e a casa della gente poi con dimostrazioni pratiche, ebbero un successo smisurato tanto da abbandonare le corse dei galli zoppi per darsi alla bella vita. Da allora “L’Alan|Bicco” è ancora oggi il miglior strumento utilizzato per la distillazione.

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L’ALAMBICCO (Secondo la storia)

L’alambicco è un apparecchio di distillazione consistente in una caldaia collegata, mediante un tubo, ad una serpentina di raffreddamento, al fondo del quale si raccoglie il distillato. La parola Alambicco deriva dal vocabolo ambix, una delle parole che i Greci utilizzavano per designare i vasi a pallone. Gli Arabi si riunirono in un brainstorming micidiale perchè pensavano gli mancasse qualcosa a livello sonoro in piu sti Greci non gli stavano neanche tanto simpatici quindi decisero di tradurlo aggiungendoci il loro articolo al, ed ecco nata la parola al-anbiq che tutti conosciamo. Che poi tutti chi?  Bo, ma non perdiamoci in quisquiglie.

Anche se nell’arco del tempo sono state apportate delle modifiche strutturali per agevolare la produzione industriale come ad esempio l’alambicco continuo in sostanza tanto per rendere l’idea di distillazione possiamo vedere qui di seguito un classico alambicco in rame.

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Alcuni esempi di distillati più noti e le loro materie prime:

Armagnac, Cognac e Brandy (vino), Grappa (vinacce), Vodka (cereali e patate), Whisky (orzo,mais,segale,frumento), Rum ( canna da zucchero), Tequila (agave), Mezcal (agave).

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